Ad oggi quasi tutti hanno sentito parlare del Bitcoin, la criptovaluta più famosa del mondo, ormai in circolazione da più di dieci anni. Ma di che cosa si tratta di preciso, come funziona il Bitcoin, cosa si può pagare e quali sono i vantaggi e gli svantaggi connessi al suo uso?
Il valore dei Bitcoin è sempre differente ed è sempre più alto. Si tratta di una moneta digitale, solo virtuale, che viene creata e viene scambiata su internet fra due persone: essa ha la stessa identica funzione della moneta, e per questo si usa per pagare beni e servizi. Il trasferimento del Bitcoin è estremamente veloce (al massimo sei minuti) e inoltre, a differenza del denaro, il Bitcoin non è sotto controllo di alcuna banca ma viene elaborato e gestito solamente online, quindi è come se facesse parte di un sistema parallelo rispetto a quello della valuta tradizionale della valuta.
Come ci viene spiegato dallo staff di monetevirtuali.net , il Bitcoin è un sistema parallelo, questo significa che non è garantito da alcuna banca, ma che viene creato da un software con tecnologica Blockchain che viene programmato ad hoc.
Il pagamento da utente ad utente per mezzo Bitcoin avviene per mezzo del wallet ed è velocissimo. Ogni singola transazione è pubblicata da un database distribuito. Ogni transazione viene autorizzata “firmandola” con la propria chiave privata.
Il Bitcoin è una criptovaluta crittografata ed anonima: chiunque può crearsi un piccolo forziere digitale (chiamato in gergo wallet), assolutamente sicuro, dove depositare virtualmente i propri Bitcoin. Il sistema di sicurezza è a prova di hacker: per accedere ai forzieri personali possono servire password anche di 100 caratteri fra parole e numeri. Negli ultimi anni il Bitcoin in Italia è sempre più accettato, ci sono negozi virtuali che lo accettano come mezzo di pagamento, e addirittura bancomat dove è possibile riconvertire i Bitcoin in denaro.
Ovviamente bisogna sempre tenere sotto controllo il cambio, perché il Bitcoin non è una moneta affidabile e subisce sbalzi anche enormi. Il rischio del Bitcoin è questo: potremmo paragonarlo ad un investimento, come una materia prima, perché il suo valore cambia anche di molto nel corso del tempo. Un piccolo esempio: il 1 novembre 2013 il Bitcoin valeva 880 euro. Il 1 novembre del 2015 valeva “solo” 299 euro.
Insomma, il Bitcoin è soggetto ad un’altalena di valore che lo rende un mezzo di pagamento tutto particolare e sul quale c’è chi specula grazie alle piattaforme di trading che oggi danno la possibilità di acquistare e vendere prodotti che permettono di speculare sul valore delle valute. In sostanza si tratta di prodotti simili ai cfd che ricalcano il valore del sottostante, ossia la criptovaluta.
Il consiglio è di essere prudenti quando si parla di questi strumenti finanziari, specialmente quando vengono proposti in abbinamento della leva finanziaria. Si tratta, infatti, di strumenti che possono generare grandi guadagni, ma anche di perdere tutto il capitale investito. Insomma da un lato possiamo dire che il bitcoin e le criptovalute in generale sono una novità importantissima, ma da un punto di vista dell’investimento va gestita con molta attenzione e con la consapevolezza di doversi formare e informare!