La lampuga, detta anche corifena, è un particolare tipo di pesce osseo pelagico. La famiglia a cui appartiene è quella delle Coryphaenidae ed è diffusa principalmente in acque tropicali e subtropicali degli oceani Indiano, Atlantico e Pacifico.
Essendo una specie di pesce migratorio, in alcuni periodi come l’autunno, è possibile trovarlo anche sulle coste del Mediterraneo.
Caratteristiche
Il corpo della lampuga si presenta compresso sui fianchi, piuttosto lungo e con la parte davanti arrotondata e leggermente sporgente.
Possiede una pinna dorsale che corre lungo tutto il corpo ma man mano che si procede verso la coda diminuisce in altezza e tende ad essere meno acuminata.
La coda è forcuta e molto pericolosa poiché tagliente.
La colorazione della lampuga varia dal grigio-azzurro della livrea, al giallo intenso su dorso e fianchi fino ad arrivare al blu del dorso.
La luce permette a questo pesce di assumere colorazioni sempre differenti che variano dall’azzurro intenso al porpora cangiante, con molti riflessi che lo fanno apparire addirittura “metallico” e dorato.
Può raggiungere al massimo i due metri di lunghezza e un peso che sia aggira intorno ai 20 kg, ma solo nelle acque oceaniche più profonde che ne aiutano lo sviluppo.
Gli esemplari trovati nel Mar Mediterraneo non arrivano al chilogrammo.
Abitudini
La lampuga è molto vorace e predilige le tipologie di pesci piuttosto piccoli che tendono a nuotare in acque superficiali, come ad esempio i pesci volanti.
La sua crescita e il suo sviluppo sono molto rapidi e raggiungono la maturità sessuale e la possibilità di riprodursi già nel primo anno di vita.
La lampuga è un pesce molto pregiato e soggetto alla pesca commerciale poiché la sua carne è molto apprezzata e costosa.
La sua pesca avviene soprattutto in Sicilia, in particolar modo nella zona di porto Palo a Capo Passero e avviene in un modo davvero curioso.
Dal momento che la lampuga viene verso le acque superficiali per catturare e mangiare molti pesci, i pescatori creano delle vere e proprie catene di foglie di palma legate ad una pietra posizionata sul fondale, affinché non si muovano, per creare un effetto d’ombra proprio a pelo dell’acqua per poter attirare le lampughe in cerca di cibo.
Una volta raggiunta la superficie, le lampughe, vengono catturate tramite grandi reti e trasportate a riva dai pescatori che provvederanno a venderle.
Il prezzo e il prestigio di questi esemplari aumenta anche a causa di questa particolare tecnica di pesca piuttosto redditizia ma laboriosa.