Il corpo umano, come tutti gli altri esseri viventi, è composto di acqua e di tessuti che soffrono il fuoco. Nonostante abbiamo dei sensori che allertano il corpo del calore e del dolore che si prova dalle ustioni, quando purtroppo ci si brucia, ci sono delle alterazioni del dolore.
I tessuti viventi hanno la possibilità di proteggersi dalle ustioni per un brevissimo lasso di tempo. La pelle è composta di acqua e questo riesce a controllare eventuali danni dal fuoco, ma l’acqua evapora in breve tempo e questo porta ad avere delle ustioni che sono molto dolorose.
Una volta che il tessuto epidermico viene bruciato si hanno ben 9 diversità di ustione. Ogni una di essa deve venire poi trattata in modo specifico.
I soccorritori come valutano la gravità delle ustioni
La regola del 9 è il metodo con cui i soccorritori riescono a stimar equale sia il problema che si ha sulla superficie cutanea.
Prima di tutto le ustioni avvengono a causa di sostanze chimiche, radiazioni, scariche elettriche, fiamme artificiali o naturali. Quelle che sono le principali sono le ustioni termiche, elettriche, chimiche o causticazioni e da radiazione.
Ogni singola ustione viene calcolata in base all’estensione, dimensione, gravità e profondità. In elenco poniamo i gradi che sono:
- Primo: ustione superficiale
- Secondo: ustione parziale sulla pelle con comparsa di vescicole
- Terzo: ustione reticolare
La regola del 9 prende in considerazione le parti del corpo che dunque possono arrivare ad un danno di massimo il 9% per cui si interviene in modo da poter agire per ridurre le lesioni del derma. Quelle da acido, ad esempio, vengono trattate in modo specifico, nei primi interventi con la ricerca di disinnesco della reazione chimica.
Non pensare che se non fa male non sia grave
La pelle è l’organo più grande che si possiede. Esso possiede una grande quantità di recettori che servono per valutare i pericoli o le lesioni del corpo. Per esempio, se urtiamo da qualche parte, la pelle immediatamente recepisce il dolore e invia il segnale al cervello.
Quando ci si brucia i recettori non riescono a funzionare bene perché vengono “bruciati” e questo vuol dire che su un primo momento non si prova dolore, ma in pochi secondi si ha un’acutizzazione del malessere.
In che modo trattare le ustioni?
Le ustioni di primo grado si possono gestire con acqua fredda poiché sono superficiali. Di secondo grado, con la comparsa di vescicole di acqua, è necessario già rivolgersi ad un professionista perché necessitano delle creme.
Le ustioni di terzo grado devono venire gestite da parte di professionisti in un primo soccorso.