Moltissime sono le opere architettoniche che dal passato sono giunte fino a noi. Esse sono la testimonianza dei periodi trascorsi e delle dominazioni dei vari popoli passati sul nostro paese. Di certo uno degli imperi più importanti del mondo fu l’Impero Romano che lasciò dietro di se molte importantissime opere che ancora oggi possiamo ammirare. Una delle più particolari che si trovano proprio nella capitale, Roma, è l’Arco di Tito.
L’arco di Tito
L’arco di Tito è l’arco che si erge nei pressi del Colosseo, alle pendici settentrionali del monte Palatino. Esso si trova nella parte a occidente del Foro e ha una struttura ad una sola arcata, che prende il nome di fornice.
Dal nome si deduce che questo arco è stato eretto in onore dell’imperatore Tito, appartenente alla dinastia Flavia, che fu imperatore tra il 79 e l’81 d.C. Questo è un monumento particolarmente importante e rappresentativo di quegli anni poiché rappresenta in sé, tutte le innovazioni strutturali e architettoniche dell’epoca. Questa struttura rappresenta un punto di svolta nell’architettura romana e una profonda cesura con il passato anche dal punto di vista scultoreo e artistico.
Cosa rappresenta
Come tutti i monumenti celebrativi, questo imponente arco, rappresenta le guerre giudaiche combattute dall’imperatore Tito in Galilea. Una delle guerre dove il futuro imperatore più si era distinto negli anni precedenti alla sua investitura.
Le vicende risalgono al 69 d.C., anno detto “dei 4 imperatori”. Vespasiano fu colui che tornò a Roma per reclamare il suo diritto al trono ma contemporaneamente lasciando Tito a combattere in Giudea. Qui, il futuro imperatore, è poi riuscito a combattere la rivolta l’anno seguente. Gerusalemme cadde e venne violentemente saccheggiata e anche il tempio presente nella città, venne distrutto. Questo saccheggio portò Tito ad impossessarsi di due importanti simboli giudaici, le trombe d’argento e il candelabro a sette braccia.
Dopo questi episodi, Tito tornò a Roma in veste di trionfatore nel 71 d.C. con un bottino davvero ricco. Per questo motivo egli si guadagnò di diritto un monumento così importante che celebrasse il suo operato.
Tuttavia, questo, non è l’unico arco di Tito esistente. Nel 2015, infatti, sono stati trovati dei resti di un altro arco dedicato all’imperatore Tito nella zona del Circo Massimo. Da ciò che emerge dai ritrovamenti, sembra che l’ampiezza dell’arco potesse arrivare a circa 17 metri. La profondità dello stesso doveva essere di circa 15 metri, mentre l’altezza di 10.
Anche questo doveva essere un monumento che impressionava non poco i visitatori e che desse modo di capire l’importanza della personalità a cui era dedicato. Al momento non ci sono altre novità emerse a riguardo, ma Roma è un museo a cielo aperto e le scoperte non sono di certo finite. E’ probabile che nel tempo saltino fuori molte altre sorprese.