La nave di Fridtjof Nansen, più noto come Federico Nanse, esploratore, scienziato e politico norvegese, è diventata famosa a causa della sua storia curiosa. L’esploratore compì diverse spedizioni nell’Artico e nell’Antartico tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. La nave di Nansen passò alla storia per via delle sue speciali caratteristiche tecniche che andiamo ad approfondire nei paragrafi successivi.
Fridtjof Nansen: breve biografia
Fridtjof Nansen, esploratore, scienziato e politico norvegese, nacque a Store Frøen il 10 ottobre del 1861. Sin dai tempi dell’istruzione primaria Nansen si interessò in particolar modo alla scienza naturale, ma anche allo sport. Nonostante il suo sogno di entrare in marina, Nansen decise di seguire i consigli del padre e di iscriversi a zoologia.
Dopo gli studi e alcune spedizioni Nansen lavorò presso i laboratori della Stazione zoologica Dohrn di Napoli, il museo zoologico di Bergen, partendo per una spedizione in Groenlandia nel 1888. Nansen fu anche professore di zoologia e di oceanografia, intraprendendo una carriera diplomatica, diventando Alto Commissario della Società delle Nazioni al termine della Prima Guerra Mondiale.
Storia della nave di Nansen
La nave di Nansen viene ricordata ancora oggi per le sue caratteristiche tecniche, ideate al fine di poter raggiungere le aree ostili dell’Artide e dell’Antartide. L’imbarcazione doveva dimostrarsi in grado di affrontare i pericoli della banchisa polare, contro il rischio rappresentato dal ghiaccio.
Nansen si occupò quindi di commissionare la realizzazione di una barca dotata di scafo in grado di galleggiare sul ghiaccio, realizzata dai cantieri Colin Archer. Il legno utilizzato era in grado di resistere al ghiaccio polare, quasi del tutto priva di chiglia per consentire una navigazione a fondale particolarmente basso. Timone ed elica furono realizzati per consentire manovre veloci e improvvise, mentre gli alloggi per l’equipaggio erano stati progettati per resistere in condizioni critiche anche per anni in completo isolamento.
La prima volta in cui Nansen utilizzò la nave la meta della spedizione era fissata al Polo Nord, ribattezzandola Fram, ossia ‘Avanti’. Dopo essersi reso conto che la nave non avrebbe mai raggiunto il Polo Nord l’esploratore decise di proseguire a bordo degli sci, fallendo la sua prima partenza. Nel 1898 Nansen giunse nelle isole artiche canadesi, arrivando al Polo Sud tra il 1910 e il 1912.
Successivamente la Fram rimase ferma, mentre negli anni Venti una raccolta fondi per la sua conservazione permise all’imbarcazione di mantenersi in ottime condizioni. Ad oggi, dal 1935, la nave si trova in esposizione presso il Museo Fram di Oslo.