Il tango argentino consiste in un genere musicale e genere da ballo originario della regione del Río de la Plata, sorto in Argentina e Uruguay, sotto le caratteristiche di esecuzione date per lo più da un tempo binario. Tra le curiosità legate al ballo del tango argentino si trova uno stato di incertezza in merito al suo preciso fondatore e alle motivazioni della terminologia scelta.
Tango argentino: origini e come si balla
Il tango argentino si originò all’interno dell’area di Buenos Aires come un genere musicale strettamente popolare legato alle tradizioni non soltanto della musica ma anche del ballato. Il tango argentino nasce e si sviluppa nel periodo storico denominato ‘Vecchia Guardia’, tra il 1880 e il 1920, rifiutato inizialmente dalla classi della popolazione media fino al 1910, la data della sua espansione a livello internazionale.
Alla base della stessa musica del tango argentino si trovano diversi cantanti e orchestre differenti, ognuna interpreti di una propria versione personalizzata del genere musicale. La musica legata al tango argentino ha subito diverse evoluzioni nel corso del tempo fino ai giorni nostri, arrivando anche alla versione del tango elettronico con orchestra.
Il ballo del tango argentino si lega all’improvvisazione e alla sensualità dei movimenti, divenuto uno dei generi maggiormente eleganti all’interno del panorama musicale mondiale, dove il passo viene inteso come una normale camminata. La posizione principale del tango argentino prevede un abbraccio frontale sotto un accenno più o meno marcato asimmetrico, dove il ballerino posiziona la mano destra sulla schiena della compagna reggendo la sua mano con la sinistra.
Tra le regole essenziali del tango argentino si trovano la guida da parte del ballerino maschio, chiedendo alla propria ballerina di compiere determinati movimenti attraverso il linguaggio corporeo. Odiernamente, per motivi tecnici, sono stati integrati anche passi predefiniti tipici delle lezioni pratiche, sotto un tempo di 4/4 o 2/4.
Tango argentino: passi, musica e sensualità del ballo
Nonostante il tango argentino risulti un ballo basato sull’improvvisazione esistono una serie di passi predefiniti che ogni ballerino dovrà saper seguire a memoria. Tra questi si trovano la camminata, uno dei passi principali del ballo; il quadrato o baldosa, consistente in uno dei passi più complicati a formare un rettangolo; la salida basica, una particolare sequenza formata da otto passi.
La cadenza consiste invece nel tenere il ritmo corretto; l’ocho prevede la guida da parte del ballerino maschile accompagnata dalla rotazione pivot; il molinete attraverso il quale i ballerini girano su stessi camminando attorno all’asse della coppia; il giro guidato dal ballerino nei confronti dell’asse della propria compagna.
Il sacada consiste nel passo compiuto da uno dei due ballerini verso lo spazio del partner in direzione della gamba in assenza di peso; il parada tramite il quale il ballerino interrompe il passo della compagna; il barrida tramite il quale uno dei ballerini sposta il piede del compagno; la colgada consistente in un abbraccio aperto vicino di piedi ma lontano di spalle; la volcada del tutto simile al passo precedente ma prevedendo la lontananza dei piedi e la vicinanza della spalle; salti e sollevamenti e la sentada dove la ballerina emula una posizione seduta sulla gamba del partner.
Tutti i movimenti del tango argentino, uniti alla base musicale, richiamo eleganza ma soprattutto grande sensualità nell’esecuzione, in stretta correlazione al romanticismo e all’affinità di coppia dei ballerini.