Il petrolio rappresenta un indicatore basilare per l‘economia mondiale e la relativa inflazione: ad oggi, il petrolio viene estratto e trasformato in energia, plastica, benzina o diesel. Il calcolo del costo al barile, quindi, dipenderà da tantissime varianti che riguardano i costi di estrazione e di trasformazione nelle varie materie secondarie. Ciò farà, inevitabilmente, aumentare o diminuire l’inflazione secondo il rapporto tra la produzione e la domanda. Tutte queste flessioni inficiano anche sui mercati azionari e quindi su tutti coloro che fanno trading online. Occorrerà, quindi, rimanere sempre focalizzati su eventuali cambiamenti al fine di investire in maniera mirata.
Trading online e broker
Il trading online consente di investire sulle borse e sulle azioni di tutto il mondo rimanendo comodamente seduti al PC, ma proprio per questo è necessario prestare particolare attenzione ai broker e ai portali cui ci si affida, perché sono il tramite stesso delle operazioni. I broker dovranno essere sempre certificati CONSOB (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa) e scelti con cura solo tra coloro che siano davvero autorizzati: meglio diffidare di sedicenti professionisti che parlano di guadagni impossibili in toni sensazionalistici.
Una volta individuato il portale adeguato, sarà possibile anche procedere con un conto demo, al fine di “allenarsi” a fare trading, soprattutto se si è principianti. Alcuni siti offrono veri e propri corsi di formazione e guide gratuiti con cui fare pratica. Una volta che ci si sente relativamente sicuri e ci si può interfacciare con professionisti pronti a rispondere a dubbi e domande, è possibile cominciare a investire con soldi reali, cercando di rimanere sempre informati sulle ultime novità.
I segnali di trading
Ogni giorno, sarà opportuno tenere sotto controllo i cosiddetti segnali di trading che aggiornano, in maniera piuttosto attendibile, sulle tendenze del mercato, siano esse riguardanti le azioni, sia il prezzo del petrolio: i trader più esperti potrebbero anche non avvalersi di questo strumento, spesso a pagamento, per seguire l’andamento dell’economia in maniera più generica, tenendo conto soprattutto di varianti che, i meri calcoli di un computer, potrebbero non considerare affatto. Un altro strumento molto utilizzato è il social trading, che consente ai trader neofiti di “copiare”, letteralmente, quelli più esperti, emulandone le operazioni al fine di investire al rialzo o al ribasso con ragionevoli margini di successo.
Un’arma che può rivelarsi a doppio taglio è, invece, il trading online automatico che va impostato secondo determinati parametri (come, ad esempio per le operazioni binarie). Se, da una parte, il sistema riconosce grazie a calcoli precisi il momento in cui acquistare o vendere, dall’altro una qualsiasi falla improvvisa, quale un banale errore di connessione, potrebbe alterare l’intera operazione. Si tratta, quindi, di uno strumento da usare con cura e attenzione continui.
Analisi del mercato e livelli d’inflazione
L’analisi del mercato e dei livelli d’inflazione saranno fondamentali per fissare i due parametri principali delle operazioni, denominati stop loss e take profit: la prima mette fine a eventuali perdite, chiudendo una posizione d’investimento qualora la tendenza s’inverta improvvisamente, mentre la seconda (direttamente collegata alla prima), garantirà l’incasso di quanto guadagnato fino a quel momento. Si tratta d’impostazioni fondamentali che qualunque trader dovrebbe conoscere a fondo, per attuarli nel migliore dei modi.
Per gestire correttamente il rischio derivato da inflazione o fluttuazioni nel costo del petrolio, infine, un broker potrebbe suggerire di investire su asset differenziati, che prevedano contemporaneamente una parte di azioni, una di materie prime e una di obbligazioni, in percentuali prestabilite a seconda della tendenza del momento. Tali variazioni, consentiranno possibilità maggiori di guadagno e di recupero se uno dei parametri dovesse risultare sfavorevole.