Situato nel parto regionale dei Castelli Romani, il lago Nemi, è una delle bellezze naturali più rinomate per gli amanti di miti, leggende e storia. Un borgo vicino permette di ammirare questa creazione di madre natura in qualsiasi momento della giornata.
Uno specchio d’acqua che riflette la bellezza del cielo. La sua storia inizia agli albori della civiltà romana, ma quello che tutti ignorano è che è un lago naturale nato da una catastrofe ambientale.
Il Vulcano spento
Il Lago Nemi è uno specchio d’acqua, di 25 metri, che è nato in seguito ad un’eruzione vulcanica. Infatti qui si trovava un antichissimo vulcano che, secoli orsono, ha distrutto parte del territorio, dove poi l’attività si è ridotta fino a spegnersi completamente.
Grazie alla catastrofe ambientale, naturale aggiungiamo, la terra è molto fertile, ideale per la coltivazione dell’uva. Le acque invece hanno delle proprietà curative che aiutano coloro che hanno problemi di pelle, di ossa e perfino organiche. Date queste caratteristiche, che oggi sappiamo che sono di natura vulcanica, con benefici dati dai nutrienti che si ritrovano nei gas e nel terreno, era considerato, dagli antichi romani, un luogo magico.
Esso era meta preferita per la villeggiatura degli antichi romani, ma che già allora aveva una storia legata alla mitologia.
Perché si chiama “nemi”?
Il nome nasce poiché è uno dei laghi o luoghi di culto dedicato a Diana che, in modo quasi familiare, veniva chiamata la dea Nemi, da Nemus Dianae, cioè bosco sacro. Infatti esiste un tempio che sorge sulle rive del lago.
Un luogo che oggi è poi diventata una meta turistica è quello del sentiero del tempio di Diana, che raggiunge poi il belvedere del lago. Un’area archeologica che è tenuta sotto sorveglianza poiché si sospetta che l’eruzione vulcanica potrebbe aver seppellito importanti parti della città originaria.
Inoltre ci sono tante gallerie sotterranee, non visitabili, che fanno scoprire che il culto di Diana aveva anche un altro tipo di festeggiamenti.
Caratteristiche e ritrovamenti
Oggi il lago di Nemi è uno specchio di acqua che si trova all’interno del cratere vulcanico. Attorno ha una vegetazione molto ricca che si nutre delle acque dolci. Sui bordi ritroviamo alcuni borghi come il centro di Genzano di Roma.
Al suo interno sono state ritrovate delle navi romane affondate che però hanno identificato quale fosse l’importanza commerciale del lago. Nell’antica Roma la sua estensione era 3 volte a quella attuale, avendo poi degli affluenti che consentivano una facile navigazione. Intorno al 1929, i primi ricercatori ambientali, si sono resi conto che il lago si era abbassato diventando quello che oggi si definisce un “lago chiuso”.