Diciamoci la verità, non è raro che ci vengano strane curiosità di tanto in tanto, e spesso l’oggetto di tale curiosità è un qualcosa d’uso comune o che siamo abituati a vedere e fare. Immaginiamo di essere in treno, in una sala d’aspetto ospedaliera, all’università o anche sul posto di lavoro. Qual è l’oggetto che potremmo trovare in tutti questi posti e che quindi li accomuna? Il distributore di snack e bibite. Il fatto che sia così facile trovarne, è proprio perché tutti, ma proprio tutti, ne abbiamo fatto uso almeno una volta nella vita o ne facciamo uso quotidianamente.
Macchinette snack: come sono fatte? Come funzionano?
Se l’utilizzo è sporadico, però, bisognerà fare un po’ mente locale della loro “anatomia”: naturalmente sono protette da un vetro, mentre altri materiali contornano una struttura cilindrica. All’interno ci sono vari prodotti disposti per file orizzontali, che vengono spinte all’esterno per poi cadere sulla parte inferiore aperta, dove si prestano al prelievo del prodotto. Specificate queste poche e semplici nozioni, passiamo al funzionamento: inserita una monetina del valore indicato per il prodotto scelto, si dovrà premere un codice specifico scritto al di sopra o al di sotto del prodotto. Ma cosa sono quei codici? Come vengono formulati? Sono casuali? La risposta all’ultima domanda è no, andiamo a vedere perché!
Macchinette snack: il codici come in battaglia navale
Veniamo al dunque. Se avete più di vent’anni conoscerete sicuramente lo storico gioco da tavolo “battaglia navale”. Ebbene, lo scopo ultimo era quello di colpire l’avversario indovinando il punto esatto dove si trovava la sua nave e per farlo, ci si serviva delle posizioni altitudinali e longitudinali numerate e letterate. Nello specifico, in orizzontale c’erano le lettere dell’alfabeto (partendo da sinistra) e in verticale i numeri in scala (che partivano dall’alto e andavano verso il basso): il connubio di una lettera e un numero, individuava la posizione. Allo stesso modo funzionano le macchinette e i loro codici, o almeno, la maggior parte di queste. Esistono casi, infatti, in cui i codici sono casuali ma si tratta di eventualità meno comuni.
Curiosità sulle macchinette snack
Anche se sembrano un po’ rudimentali, in realtà le macchinette snack vengono gestite in modo molto più tecnologico di quanto si pensi. Il proprietario, infatti, si occupa della temperatura, dei codici e del monitoraggio da remoto e tramite PC. Alcune città non hanno distributori solo all’interno di luoghi specifici, ma vengono poste anche in circoscritti spazi urbani, come sotto i porticati. Di solito sono presenti in luoghi molto frequentati, come le piazze o le zone d’uscita universitaria. Infine, forse non tutti sanno che è possibile avere una sorta di “carta di credito” affiliata ad una specifica macchinetta. In realtà si tratta di una pennetta prepagata che da accesso a bibite, snack e caffè a seconda di quanti sono i soldi registrati all’interno. Il motivo è semplice: molti lavoratori non sempre hanno monetine disponibili e quando ne hanno, ne approfittano per ricaricare la pennetta e trovare sempre la comodità di poter prelevare ciò che desiderano.