Quando si parla di Nefele nella mitologia greca si deve fare distinzione tra due personaggi ossia Nefele madre dei Centauri, creata da Zeus attraverso una nuvola e Nefele, moglie di Atamante ed è di quest’ultima che andremo a trattare. Ella era la Ninfa delle nubi e come già detto sposò Atamante e dalla loro Unione nacquero Elle e Frisso.
Ciò che si sa su Nefele è un insieme di informazioni talvolta confuse, poichè per molti, queste divinità sono in realtà la stessa donna che ha diviso la sua vita in due tempi; il primo è quello di Nefele, nata da una nube per mano di Zeus che la creò ad immagine e somiglianza di Eva per mettere alla prova Issione che in una festa, aveva osato corteggiare Era. Dall’unione di Nefele e Issione, nacque un centauro. In seguito questa sposò Atamante con il quale ebbe due figli, come già citato in precedenza, ma quest’ultimo la lasciò per prendere come amante Ino che per profonda invidia verso Nefele, tentò di offrire in sacrificio i figli di questa agli Dei; Ino, che odiava profondamente i figli del suo amante escogitò un piano del tutto distruttivo andando a rendere le sementi sterili così da causare una forte carestia ossessivamente ad at Atamante di sacrificare i figli agli dei così che potesse placarne siamo arrivati proprio adesso siamo stati con la dittatura le ire bloccando la carestia. Nefele però lo scoprì ed invio L’ariete d’oro a portarli in salvo. L’ariete d’oro era chiamato Crisomallo, donato dal Dio Ermes ed in seguito fu di primaria importanza nelle imprese di Giasone con gli Argonauti.
Curiosità su Nefele
Come già esposto in precedenza, su Nefele vi sono diverse storie, alcune vogliono che dee siano due ed entrambe portino lo stesso nome ma che poi abbiano in realtà svolto vite e mansioni differenti; dall’altra parte vi è la storia di Nefele di cui si è parlato nell’articolo sopracitato, una dea dalla vita molto travagliata fatta di tanti compromessi e sacrifici, già nata per mano di Zeus con un compito molto importante. Il nome Nefele, è stato spesso utilizzato nei poemi di Sofocle, Omero ed Eschilo ed andava proprio a significare le nubi, purtroppo dato lo scopo della nascita della dea, il significato non è mai stato in positivo poichè il significato di queste nubi era di nube della morta, del sonno e del dolore. Fu però l’estrema poeticità del termine ad indurli nell’utilizzo poichè anche un significato così aspro, diveniva più dolce se identificato con un termine così delicato.