La calla selvatica appartiene alla famiglia delle Araceae e si differenzia dalle varianti in vendita all’interno dei comuni vivai. Esteticamente i fiori della calla selvatica assomigliano particolarmente a quelli della variante domestica, di colore bianco tendente al giallognolo.
La fioritura della calla selvatica avviene in primavera portando con sé un esempio di rara bellezza. Questa variante risulta velenosa e soggetta a metodi specifici di coltivazione? Per scoprire tutto quello che occorre sapere sulla calla selvatica continua a leggere questo articolo.
Le caratteristiche della pianta
La calla selvatica, scientificamente chiamata Arum italicum, si compone di un fusto sotterraneo, ovvero il rizoma, in grado di emettere fusti e radici. All’interno di qualsiasi giardino la calla selvatica risulta un elemento ornamentale prezioso e particolarmente scenografico dal punto di vista estetico. La sua coltivazione non richiede particolari abilità botaniche, rivelandosi un’ottima scelta anche per chi si approccia al giardinaggio per la prima volta.
La calla selvatica produce foglie fiori, ma anche delle bacche caratteristiche di colore vivace rosso-arancione. I fiori della specie iniziando a spuntare in primavera, dai toni bianchi tendenti al giallognolo. La calla Arum italicum risulta una delle specie più diffuse all’interno del panorama italiano e si trova spesso all’interno dei giardini per crescita spontanea.
Come coltivare la calla selvatica
All’interno del suo ambiente spontaneo la calla selvatica sopravvive senza particolari sforzi. Tuttavia, volendo optare per una coltivazione programmata, questa specie può essere facilmente allevata anche a livello casalingo. All’interno del giardino si dovrà semplicemente creare una buca profonda circa 10 cm, preferendo un terreno impreziosito da materie organico.
La calla selvatica potrà essere inserita all’interno del buco, ricoperta a sufficienza e innaffiata periodicamente. Durante la stagione invernale la pianta non necessita di alcuna copertura particolare, mentre con l’arrivo della stagione primaverile richiede un’irrigazione più frequente. Il terreno ideale per la calla selvatica deve presentarsi umido, irrigato senza rischiare di eccedere con le quantità.
Questa specie è velenosa? I sinonimi della calla selvatica
La calla selvatica era considerata una specie dagli effetti ‘magici’ in passato, rapportata alle proprietà contro gli spiriti maligni, soprattutto in difesa dei neonati. Ad oggi la sua usanza esoterica è stata progressivamente abbandonata e sostituita dall’estetica ornamentale.
I frutti della varietà risultano tossici se ingeriti, mentre le foglie e i fiori possono causare dermatiti da contatto e infiammazioni fastidiose. La specie Arum italicum viene chiamata in diversi modi a seconda delle diverse aree geografiche italiane. I suoi sinonimi comprendono anche Pan di serpe, Giaro, Erba biscia e Gigaro chiaro.