Con la Legge di Bilancio 2019 sono aumentate anche le sanzioni per il lavoro in nero, privo di effettiva regolarità contrattuale. La disciplina sancisce così la nuova regolamentazione sanzionatoria rivolta alle violazioni da parte dei datori di lavoro. Tra le modifiche non rientrano soltanto le assunzioni irregolari o il mancato avviso presso il centro per l’impiego, ma anche le violazioni in materia di sicurezza. Le sanzioni in direzione del lavoro nero sono aumentate del 20% rispetto alle norme precedenti. Per comprendere al meglio l’attuale riforma integrata dalla Legge di Bilancio 2019 ti consiglio di proseguire nella lettura dell’odierno articolo guidato evitando qualsiasi rischio e lacuna.
Gli importi sanzionatori
A stabilire le nuove regolamentazioni in campo sanzionatorio riferito al lavoro nero è il comma 232, art. 1, con una maggiorazione del 20%. Le violazioni riguardano l’obbligatorietà della comunicazione presso il centro per l’impiego dell’assunzione dei dipendenti, le violazioni lavorative orarie, la sicurezza, il mancato avviso di distacco dall’estero e la somministrazione irregolare. Nello specifico gli incrementi coinvolgono:
- l’articolo 3 del decreto-legge 22 febbraio 2002, n. 12, convertito e le relative modificazioni, legge 23 aprile 2002, n. 73;
- l’articolo 18 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, l’articolo 12 del decreto legislativo 17 luglio 2016, n. 136;
- l’articolo 18-bis, commi 3 e 4, parte del decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66.
In caso in cui lo stesso datore di lavoro sia stato già sanzionato nell’arco del triennio precedente si assiste ad un ulteriore incremento del 20% complessivo. In campo sicurezza e salute sul lavoro il Testo Unico prevede la modifica del decreto legislativo n. 81/2008, reso effettivo anche grazie al nuovo piano di assunzioni previsto dall’Ispettorato nazionale del lavoro.
Nuove assunzioni 2019-2021
Per contrastare il lavoro nero la nuova Legge di Bilancio si è concentrata anche su un programma di assunzioni previste dal 2019 al 2021. L’ispettorato nazionale potrà quindi assumere 300 nuovi ispettori nell’arco del triennio indicato per un totale di 930 posti vaganti a tempo indeterminato. Il numero delle posizioni dirigenziali aumenta a 4 posizioni e 94 assunzioni per la dirigenza non generale, sotto la graduatoria del 2006.
La maxi sanzione prevista per il lavoro nero comporta conseguenze civili, fiscali e penali da tenere strettamente in considerazione. Le sanzioni rivolte ai datori di lavoro variano dai 100 ai 500 euro a dipendente per la mancata registrazione presso il centro per l’impiego. In caso di irregolarità superiori a 30 giorni le sanzioni prevedono un aumento da 1.800 a 10.800 euro; in caso di un periodo superiore da 3.600 a 21.600 euro, arrivando a 7.200 euro fino a 43.200 euro oltre i 60 giorni di irregolarità non regolamentata. Sotto la nuova Legge di Bilancio anche i rapporti di lavoro iniziati nel 2018 e terminati nel 2019.