La dieta dell’astronauta consiste in uno specifico regime alimentare particolarmente restrittivo basato sulle ipotetiche elaborazioni degli esperti della Nasa. Lo specifico regime alimentare ipocalorico promette una perdita di peso rapida fino a 10 chilogrammi in sol due settimane, eliminando drasticamente pane, pasta e tutti gli alimenti farinacei, compresi i dolci.
Dieta dell’Astronauta: come funziona e menù
La dieta dell’astronauta si dimostra particolarmente restrittiva in termini di calorie e alimenti concessi, motivo per il quale si dovrà ricorrere espressamente al parere del proprio medico nutrizionista prima di avvicinarsi al regime in completa autonomia.
Una dieta ipocalorica priva di un supporto e di un’elaborazione medica si dimostra altamente pericolosa dal punto della salute dell’organismo in relazione con l’insufficiente apporto dei nutrienti, delle eventuali patologie presentate, dimostrandosi fortemente sconsigliata in caso di gravidanza, allattamento e come piano dimagrante per i bambini.
Il regime alimentare ipocalorico dato dalla dieta dell’astronauta si ispira all’alimentazione tipica degli astronauti impegnati nello spazio, sotto l’esigenza di prevenire la maggior parte dei propri allo stomaco in tali condizioni. Elaborata all’incirca negli anni Sessanta, la dieta dell’astronauta si è basata essenzialmente sulla riduzione della quantità di gas prodotto dallo stomaco, piuttosto che su di un regime dimagrante.
Le elaborazioni successive hanno portato la dieta dell’astronauta ad essere modificata e unita al raggiungimento della perdita di peso in eccesso, sotto la certezza data dall’eliminazione di tutti gli alimenti ricchi di carboidrati, farinacei, zuccheri e grassi. La dieta dell’astronauta prevede un apporto ristretto di calorie fissate a 500 kcl giornaliere, unite a 2 litri di acqua e all’esercizio fisico inteso anche come blando, come una semplice camminata a passo sostenuto per almeno 30 minuti di tempo.
L’eliminazione dei grassi prevede la totale necessità di escludere dai condimenti alimenti come l’olio extravergine di oliva, il burro, la margarina, evitando anche lo zucchero bianco, lo zucchero di canna, il fruttosio e il resto dei dolcificanti ed edulcoranti. La dieta dell’astronauta prevede anche l’esclusione di carboidrati amidacei contenuti nelle patate e nel riso.
Il regime alimentare ipocalorico dell’astronauta prevede l’assunzione di cibi quali: carne, pesce, uova e verdure sotto porzioni controllate, sotto la suddivisione di tre pasti principali formati dalla prima colazione, il pranzo e la cena. La prima colazione potrà essere integrata da caffè senza zucchero e una porzione di proteine optando tra carne, pesce, oppure uova.
Il pranzo dovrà susseguirsi sulla medesima scelta accompagnando alla portata principale una porzione di verdure, come previsto per cena, cercando di alternare alimenti e abbinamenti al fine di rendere la dieta il più variegata possibile nell’arco delle settimane.
Dieta dell’Astronauta: alimenti vietati
La dieta dell’astronauta comporta l’eliminazione totale di: verdure ricche di amido, riso e pasta, bibite industriali zuccherate, condimenti, alcool, zucchero, dolcificanti ed edulcoranti, carne e pesce affumicati, snack industriali, preparazioni precotte e confezionate, pane, cereali e dolci.