Quando si è innamorati, a qualunque età ci si trovi, si è sempre molto dolci con il partner. Solitamente nell’intimità ci si scambiano i soprannomi più strani e teneri, soprattutto nei primi mesi dell’innamoramento. Questo proprio perché all’inizio si vede l’amato o l’amata come qualcosa di meraviglioso e che si vuole differenziare da tutto il resto e anche proteggere. Questo accade di certo con molta più frequenza quando magari si è giovani e alle prime armi perché la prima volta che ci si innamora è di certo uno dei momenti più belli della vita che si è vissuto fino a quel momento. Moltissimi sono i soprannomi per ragazzi che vengono dati a quell’età, talvolta molto dolci e altre volte strani.
Soprannomi per ragazzi alle prime armi
Nonostante l’amore non abbia età di certo i ragazzi più giovani ed inesperti riescono ad utilizzare molta più fantasia degli adulti in amore. Sono molto usati i diminutivi come “patatina”, “farfallina” o “bimba” per le ragazze. I ragazzi nei confronti della loro fidanzatina provano di certo un senso di protezione totale e utilizzano dei diminutivi proprio perché la vedono piccolina e indifesa.
Anche le ragazze però, dal canto loro, hanno un forte senso di protezione e accudimento nei confronti del ragazzo che si traduce spesso in nomignoli molto romantici. Spesso si sente chiamare il fidanzatino “tesorino” o nella versione maschile “patatino” o ancora “pulcino”.
Alcuni soprannomi sembrano talvolta poco carini da attribuire ma in realtà il loro significato trascende da quello che tutti pensano. I due innamorati spesso si affibbiano nomignoli in base alle loro esperienze particolari o a qualcosa solo loro, proprio per l’unicità. Proprio per questo spesso vengono fuori i nomignoli più strani.
Nomignoli strani
Di certo è abbastanza particolare il nomignolo “trottolino” o “baffino”, che magari rimandano ad una caratteristica fisica o semplicemente alla fantasia dei due innamorati. Sono di certo soprattutto le donne che ricevono i soprannomi più strani come ad esempio “cipollina” o “funghettina”.
Talvolta, nel caso delle donne, il fatto magari di essere di bassa statura e quindi viste ancora più da proteggere dal ragazzo, crea soprannomi che rimandano alla loro fisicità. Un esempio è il soprannome “gnometta”, che può essere affibbiato magari ad una ragazza piccola di statura.
I soprannomi sono davvero moltissimi e possono ispirarsi alle cose più svariate proprio perché si utilizza il diminutivo. I vezzeggiativi da usare sono davvero tantissimi e ognuno ha la sua particolarità o preferenza. Molto spesso il fidanzato e la fidanzata vengono anche salvati sul proprio telefono non con il nome ma con la dicitura “amore”. Accade meno che vengano salvati con il nomignolo proprio perché quella è una cosa strettamente personale che molto spesso rimane solo tra loro due, come forse è giusto che sia.